giovedì, Novembre 7, 2024
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Manovra 2024: il Governo abbandona i bonus storici e scommette su lavoro e sostenibilità

La Legge di Bilancio per il 2024 segna un cambiamento significativo nelle politiche fiscali e di sostegno economico del governo italiano. A partire dal prossimo anno, il governo ha deciso di non rinnovare diversi bonus e incentivi che avevano caratterizzato le politiche fiscali degli anni passati, indirizzando invece le risorse verso il sostegno al lavoro, alle imprese e alle famiglie.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva già anticipato l’intenzione di ridurre i cosiddetti “bonus a pioggia”, favorendo interventi strutturali e mirati, capaci di incidere in modo duraturo sull’economia. Di seguito, vediamo quali sono i principali bonus che verranno eliminati nel 2024.

I Bonus che scompariranno

1. Il Bonus Verde
Il Bonus Verde, che incentivava la realizzazione di interventi di recupero del verde privato, non sarà rinnovato. Questo incentivo, destinato principalmente a privati e condomini per lavori di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, era stato introdotto con l’intento di promuovere il verde urbano e migliorare l’ambiente. Con la manovra 2024, però, il governo ha deciso di non continuare con questo sostegno.

2. L’Ecosismabonus
L’Ecosismabonus, che forniva un credito d’imposta per interventi di miglioramento energetico e di adattamento sismico degli edifici, non sarà più disponibile nel 2024. Questo incentivo aveva avuto un grande successo, ma la legge di bilancio 2024 ha scelto di concentrare le risorse su altre misure.

3. Il Bonus Caldaie
Anche il Bonus Caldaie, che concedeva agevolazioni fiscali per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con caldaie più efficienti, non verrà rinnovato. Si trattava di un incentivo volto a promuovere l’efficienza energetica nelle abitazioni, ma non sarà incluso nella nuova manovra.

4. Il Bonus TV e Decoder
Il Bonus TV e Decoder, che ha permesso a molti italiani di sostituire i vecchi televisori e decoder per l’adattamento al nuovo standard di trasmissione del digitale terrestre, non sarà prorogato. Questo incentivo era stato introdotto per favorire la transizione tecnologica ma non troverà spazio nella legge di bilancio 2024.

5. Il Pellet Bonus
Il cosiddetto Pellet Bonus, che concedeva un incentivo per l’acquisto di stufe a pellet e impianti a biomassa, verrà cancellato. Questo bonus era stato creato per favorire la transizione verso fonti di energia rinnovabile e per ridurre i costi energetici per le famiglie.

6. Il Bonus Internet
Anche il Bonus Internet, che garantiva un credito d’imposta per i cittadini a basso reddito per l’attivazione di servizi internet a banda larga, non sarà rinnovato nel 2024. Era una misura utile per ridurre il digital divide, ma non sarà rifinanziata nella prossima legge di bilancio.

7. Il Bonus Colonnine di Ricarica
Il bonus per l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, che copriva fino all’80% della spesa, non verrà più prorogato. Questo incentivo ha aiutato a incentivare la mobilità sostenibile, ma il governo ha deciso di non rinnovarlo nell’ambito delle nuove politiche previste.

8. Il Bonus Benzina
Anche il Bonus Benzina, che prevedeva un credito d’imposta per l’acquisto di carburante, verrà eliminato. Questo incentivo aveva avuto lo scopo di alleviare i costi legati ai carburanti, ma con l’attuale Legge di Bilancio il governo ha scelto di concentrarsi su altre misure.

9. La Decontribuzione Sud e i Bonus per le Assunzioni
Il Bonus per la decontribuzione nelle regioni del Sud e gli incentivi per l’assunzione di giovani, donne e per le Zone Economiche Speciali (ZES) non saranno più finanziati. Queste misure erano state introdotte per favorire l’occupazione e ridurre il divario tra Nord e Sud, ma saranno rimosse dalla legge di bilancio per concentrare gli sforzi su altre priorità.

La Strategia del Governo: Dalla Disperazione al Lavoro

L’eliminazione di questi bonus e incentivi si inserisce in una strategia complessiva del governo che mira a riformare il sistema di sostegno economico, spostando l’attenzione su politiche più mirate, capaci di incidere positivamente su settori chiave dell’economia. Il governo intende investire maggiormente su misure per il lavoro, con incentivi per le assunzioni e per la formazione professionale, nonché sulle imprese, per favorire la crescita e la competitività.

L’obiettivo dichiarato è quello di spingere per una crescita economica sostenibile, incentrata sull’occupazione stabile e sulle politiche di inclusione sociale, piuttosto che su bonus che, purtroppo, in alcuni casi, erano percepiti come misure temporanee e non strutturali.

Nel 2024, il governo intende orientare gli investimenti su misure strutturali per le famiglie, come l’ampliamento del sostegno alle persone con disabilità e agli anziani, e su politiche per le imprese, attraverso incentivi per l’innovazione tecnologica e la transizione verde.

L’abolizione di questi bonus potrebbe generare delusione in molti cittadini che avevano fatto affidamento su di essi per ridurre il carico fiscale o per incentivare determinati comportamenti ecologici. Tuttavia, il governo ha ribadito la volontà di costruire un sistema fiscale più solido e meno dipendente da incentivi temporanei, ma potenzialmente più efficace nel lungo periodo. La speranza è che le misure alternative che verranno introdotte rispondano alle nuove esigenze del Paese, in un periodo che richiede una ripresa forte e sostenibile.

Le prossime mosse del governo, insieme ai dettagli specifici sulle politiche per il lavoro e le imprese, saranno cruciali per capire come verrà affrontata la sfida economica nei prossimi anni.

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