Nella notte tra il 13 e il 14 marzo si è concluso lo sciame sismico che ha scosso l’area dei Campi Flegrei, iniziato la sera precedente con una forte scossa di magnitudo 4.4 alle 01:25. L’Osservatorio Vesuviano ha confermato che sono stati registrati complessivamente 44 terremoti, 9 dei quali hanno superato la magnitudo 1.0, arrivando fino a 1.7. Fortunatamente, nella notte successiva non si sono verificate nuove scosse significative, ma la paura e l’incertezza tra la popolazione sono rimaste palpabili.
Le verifiche sugli edifici dei Campi Flegrei sono ancora in corso. A Bagnoli, una palazzina di quattro piani ha subito gravi danni interni ed esterni, con 10 famiglie evacuate, tra cui un bambino di appena 20 giorni, il più giovane tra gli sfollati. Alcuni residenti hanno scelto di passare la notte fuori casa, ospiti di amici e parenti sparsi per Napoli, mentre le autorità locali continuano a monitorare la situazione.
Il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha firmato un decreto per la mobilitazione nazionale, su richiesta della Regione Campania e della Prefettura di Napoli. La Protezione Civile è già attiva e ha mobilitato squadre dei vigili del fuoco provenienti da Napoli, Caserta, Avellino, Benevento e Salerno, per un totale di 182 verifiche di stabilità completate, con altre 260 in attesa. I controlli si concentrano nelle aree più colpite, come Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli, zone vicine all’epicentro della scossa di magnitudo 4.4.
L’emergenza non è ancora conclusa, e le autorità stanno lavorando per garantire la sicurezza dei residenti e prevenire eventuali danni ulteriori.