Domani, 29 novembre, l’Italia vivrà una giornata di protesta che potrebbe causare disagi in tutto il Paese. È stato indetto uno sciopero generale di 8 ore da Cgil e Uil contro la manovra economica del governo Meloni, che coinvolgerà sia il settore pubblico che privato, con un’attenzione particolare ai temi dei salari, delle pensioni, e del finanziamento di servizi pubblici come sanità e istruzione.
Cgil e Uil scendono in piazza per chiedere modifiche alla legge di bilancio, criticando le politiche del governo. Le principali richieste riguardano l’aumento di salari e pensioni, il miglioramento dei servizi pubblici e il rilancio delle politiche industriali. Le manifestazioni locali coinvolgeranno 43 piazze in tutta Italia, con i segretari generali dei sindacati, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, pronti a concludere le manifestazioni rispettivamente a Bologna e Napoli.
Seppur lo sciopero interesserà numerosi settori, il comparto dei trasporti sarà il più colpito. Tuttavia, i treni rimarranno esclusi dalla protesta: il trasporto ferroviario, incluso il trasporto merci su rotaia, continuerà a funzionare regolarmente. Gli aerei, invece, subiranno uno stop dalle 10:00 alle 14:00, con cancellazioni già previste da parte di Ita Airways, che ha annullato 68 voli (18 internazionali e 50 domestici).
I trasporti pubblici locali (bus, metro, tram, navi e traghetti) saranno sospesi per 4 ore, dalle 9:00 alle 13:00, per rispettare le fasce di garanzia e l’ordinanza di precettazione firmata dal ministro Matteo Salvini. Nonostante questo, si registrano già proteste da parte dei sindacati, che contestano l’ordinanza definendola una “follia” e confermano il ricorso al Tar.
Lo sciopero del 29 novembre ha alimentato anche polemiche politiche. Il ministro Salvini ha accusato Landini di “fare politica” con la protesta, vedendo nel leader della Cgil un potenziale candidato della sinistra. D’altra parte, Landini ha risposto ribadendo la necessità di concentrarsi sulla mobilità tutto l’anno, non solo in occasione di uno sciopero. La critica si estende anche alla Cisl, che ha definito il metodo e il merito dello sciopero “sbagliati”, non condividendo la scelta di una protesta anticipata, quando la manovra economica era ancora in fase di elaborazione.
L’impatto dello sciopero sarà quindi significativo, con la partecipazione di lavoratori dei settori più disparati, da quello industriale a quello pubblico, passando per il commercio e la giustizia. Nonostante le critiche, le sigle sindacali sono determinate a portare avanti la protesta, mettendo sotto i riflettori quelle che definiscono “scelte ingiuste e sbagliate” del governo, e chiedendo una maggiore attenzione verso i diritti dei lavoratori e la sostenibilità sociale ed economica del Paese.
La giornata di sciopero si preannuncia dunque come un momento cruciale, non solo per i lavoratori ma anche per il governo, che dovrà rispondere alle richieste di cambiamento avanzate dai sindacati.